il testo del d.d.l. mette di fatto ad esaurimento la figura del ricercatore a tempo indeterminato. questa previsione (da molti banalizzata oppure intesa come un fatto corporativo) determinerà a regime una diminuzione dell’organico di circa 25.000 unità che oggi fanno ricerca e didattica nella quasi totalità dei casi. Poniamo solo una domanda: se l’organico diminuirà di 25.000 unità, perché sarebbe più facile per un giovane l’accesso alla carriera universitaria? La domanda è ovviamente retorica, ma da sola fa capire quanto sia ingannevole la tesi di chi sostiene che il d.d.l. Gelmini favorisca i giovani.
Il diritto allo studio è, a sua volta, un argomento molto usato da chi vuole sostenere che occorre investire sui giovani riconoscendo il merito con adeguate forme di sostegno.
Oggi, non verranno erogate né l’ultima rata delle borse di studio dell’anno 2010, né le anticipazioni delle borse del prossimo anno. I giovani interessati si troveranno nella delicata situazione di gravare totalmente sulle spalle delle famiglie. Se queste non saranno in grado di sostenere tutte le spese, il rischio per questi ragazzi, anche se bravissimi, è quello di dover rinunciare agli studi per una mera questione economica. La nazione perde il fior fiore delle sue menti. per mantenere parentopoli,lobby,Per Una riforma seria occorre caro Ministro e PD mettere ad esaurimento la I e II fascia visto come sono stati arruolati ( 4000 ricorsi per i concorsi Universitari) e mantenere solo i ricercatori come unica figura credibile e seria per l’università